Tutto precipitò quando cominciarono a razionare l’energia.
Me ne accorsi di notte asciugandomi i capelli mentre la lavatrice finiva la centrifuga. La corrente saltò. Anche i miei nervi a dire il vero, perché non era mai successo di notte. Poi venne il giorno in cui potevamo guardare la televisione soltanto spegnendo il frigorifero, altrimenti sarebbe saltata la luce. E questo fu davvero difficile da accettare.
A Novembre ormai non compravamo più surgelati, anche perché la roba del freezer cominciava a costare più di tutto quanto il frigorifero. E perché la sera volevamo vedere la tv. Con un pò di attenzione e concedendoci al massimo due puntate al giorno, ci riunivamo sul divano dopo cena senza che la roba nel frigo andasse a male.
Non era impossibile, ma non era nemmeno rilassante.
Noi poi avevamo un contatore intelligente, tanto che faceva pure ripetizioni di matematica a mio figlio, il che ci permise di mettere dei soldi da parte per sciarpe e candele. Ma al mio vicino di casa installarono un contatore super intelligente.
“Signore, questo contatore è dotato di Intelligenza Artificiale di ultima generazione. Qui non si tratta più di centellinarvi l’energia elettrica, qui è proprio lui che vi dirà cosa mangiare, quando lavarvi i capelli o quando tirare lo sciacquone.”
Il mio vicino di casa si suicidò l’ultimo dell’anno, quando Arturo, il contatore super intelligente, gli disse che avrebbe dovuto fare il cenone di capodanno a base di pane uva e cereali.
Pace all’anima sua.